BRACALI LASCIA LA DIREZIONE DEL COMITATO PROMOTORE
20 Maggio 2008UN DIRETTORE COME PRESIDENTE
20 Maggio 2008UN ADDIO FORZATO MA NECESSARIO
Devo anche io salutare il Premio Elba. E allora mi permetto questo piccolo spazio per ringraziare innanzitutto Giancarlo Castelvecchi che mi propose di entrare nel Comitato promotore, un collega di scuola, apprezzato pittore. Citando l’attuale presidente onorario del Premio, la mente va a Lisanna, la sua sfortunata moglie, prematuramente scomparsa, con lei lavoravo alla scuola media Pascoli.
Devo lasciare il Brignetti per i troppi impegni di volontariato, accumulati per un “pericoloso” slancio. Tali impegni sono diventati una sorta di boomerang. Devo, con rammarico, eliminarne alcuni. Lascio quindi il mio compito di addetto stampa e curatore di questo sito, che senza la perizia di Franco e il suo staff non potrebbe vivere. Con piacere iniziai l’avventura nel 2001, mi pare, dopo aver realizzato la pubblicazione per il Comitato, che ha ricostruito i primi Trenta anni di Premio Brignetti. Con l’attivismo di questi anni mi è piaciuto lavorare per avvicinare questa iniziativa alla gente, agli studenti, per farla sentire di tutti, come di fatto è. Ecco che sono fiorite manifestazioni collaterali, i rapporti con le scolaresche, cui è stato dedicato anche un “baby concorso letterario”. E un’altra cosa che mi è piaciuto realizzare, con Bracali, Barsotti e Disperati, è stata la serie di tre incontri con i finalisti, al teatro napoleonico, per far conoscere, con un dibattito aperto al pubblico, ogni aspetto dei romanzi vicini alla vittoria. Ringrazio tutto il Comitato per l’esperienza davvero stimolante. Il Brignetti non può che crescere e lo deve volere la comunità isolana. Ma devo dire di aver elaborato, negli ultimi tempi, l’idea che i concorsi letterari si devono ulteriormente evolvere. Forse vanno riservati solo ai giovani, per favorire la loro crescita culturale, per sostenerli. In una società dove si premia fin troppo, certe volte basta fare una telefonata ad una trasmissione televisiva, è tempo di gestire meno premi ma più rassegne letterarie, partecipazioni, impegni tesi a sviluppare la diffusione della cultura.
Stefano Bramanti