Studenti giudici della fase finale del Premio Elba
21 Maggio 2008Venerdì la presentazione di “Dieci”
23 Maggio 2008Successo del primo incontro col finalista Echenoz
PORTOFERRAIO. “Ravel fumava Goluase, aveva un’auto francese e raggiunse l’America con la nave France. Indicazioni, nel suo libro, iperfrancesi, perchè?”. “Ha preferito scrivere del periodo della malattia, invece dei momenti migliori della carriera di Ravel, come mai?”. E ancora ” Perchè ha scritto il testo al presente?”. Domande incalzanti e argute degli studenti della scuola media Pascoli, dell’ Isis Foresi, rivolte allo scrittore transalpino Jean Echenoz, autore di Ravel (Adelphi), volume finalista del Premio letterario Elba, presente al De Laugier. Un evento diretto da Icilio Disperati, presidente del Comitato promotore del concorso elbano, davanti ad un folto pubblico, tra cui giudici popolari, insegnanti, politici, giornalisti, ed in sala anche Antonini presidente dell’Associazione Albergatori.
“E’ il secondo anno- ha detto Disperati, direttore dell’Apt – del “Caffè letterario”, col quale facciamo conoscere i libri finalisti in modo diretto; in particolare ai giovani che abbiamo coinvolto. Uno di questi scrittori succederà a Bijan Zarmandili, trionfatore nel 2007 con L’estate è crudele (Feltrinelli)”. Presente anche il traduttore del testo in gara, Giorgio Pinotti, che ha fatto da tramite con il letterato, ed ha abilmente illustrato l’azzeccata opera sul musicista, rispondendo a numerose domande, comprese quelle di Giorgio Barsotti, unico elbano della giuria letteraria del Premio, di Rizzoli portavoce della Cm, Pesciatini della Confcommercio, della scrittrice Gisella Catuogno e altri. “Un impegno davvero interessante- ha sentenziato Echenoz – devo fare i complimenti a Disperati e al suo staff per l’accoglienza su questa bella isola. Ho avuto un pubblico davvero competente, studenti compresi”. Ravel, è emerso, era un genio, dal carattere molto complesso, quasi inconsapevole a volte della bellezza delle sue opere. Pervaso dalla noia quando non creava e che scrisse il celebre Bolero, ispirandosi ad un’industria meccanica. Venerdì 23 si replica : sarà la volta di Andrej Longo autore di Dieci (Adelphi), altro volume che corre per la vittoria. (s.b)