A MASCIARELLI E LA SUA BAND LA CONDUZIONE DELLA SERATA FINALE DEL PREMIO ELBA
30 Maggio 2008MASCIARELLI A CAPOLIVERI PER LA SERATA FINALE DEL PREMIO ELBA
4 Giugno 2008IL TERZO FINALISTA, LIVANELI
FELICITA’, IL ROMANZO DELLA SPERANZA
Icilio Disperati, manager del Premio Elba, ha contattato più volte lo scrittore turco, Omer Zulfu Livaneli, autore di “Felicità” (Gremese). Lo ha invitato al “Caffè letterario”, iniziativa che sta riscuotendo un crescente successo. “Un evento che consente – ha detto il direttore dell’Apt -di dialogare pubblicamente con i finalisti del Premio letterario dedicato alla memoria di Brignetti. Personaggi di livello internazionale. Una occasione di crescita culturale per il nostro territorio, vista anche la partecipazione di scolaresche “. Ma Livaneli non ce l’ha fatta a partecipare in questo maggio napoleonico. Sarà presente all’Elba solo nel caso conquisti la vittoria. Cosa che potrebbe essere possibile, stando ai sondaggi presenti nel sito del concorso elbano. Il turco se la vede con gli altri due scrittori arrivati alla selezione finale. La votazione on line registra preferenze ora per lo scrittore di Ankara, ora per l’ischiano Longo che ha firmato “Dieci” (attualemnte in testa l’italiano), a seguire Echenoz autore di “Ravel”. Ma il sondaggio ha un valore relativo e la decisione reale verrà dalla votazione del 5 giugno, fatta dai 45 giudici-lettori e dai 15 membri della giuria letteraria, presieduta da Alberto Brandani.
” Il libro dello scrittore turco- commenta Disperati- è di particolare qualità, come del resto lo sono gli altri finalisti. Il romanzo dice, in estrema sintesi, di una sorta di rivincita del progresso, su assurde tradizioni secolari. L’autore denuncia con forza il bisogno del suo popolo, di uscire da situazioni che niente hanno a che fare con la giustizia e la democrazia”. Ma vediamo, in breve, di cosa tratta il romanzo di Livaneli.
IL ROMANZO DI LIVANELI
Meryem ha quindici anni. Nella Turchia musulmana più retrograda, è violentata dallo zio, leader religioso del paese. Per il costume locale lei è la colpevole ed è tenuta prigioniera in una baracca per giorni, nell’attesa che trovi la forza di impiccarsi, per salvare l’onore della famiglia. Ma lei non cede. Cemal, il cugino della giovane, viene scelto come suo carnefice. Il delitto dovrà accadere durante un “viaggio a Istanbul”, per lei senza ritorno. Questa volta il rituale non si compie. Arrivati in città, i due giovani scoprono una realtà cosmopolita nella quale le ragazze hanno tolto il velo e i figli non obbediscono ai genitori. Cemal perde le sue certezze e non riesce ad uccidere la ragazza. La conduce verso la costa turca dove incontrano Irfan. Un uomo colto che ha studiato ad Harvard, e ora insegna. Ha successo, ma rinnega una cultura turca tradizionale in cui non si riconosce. Decide di abbandonare tutto, e parte per un viaggio sulla sua barca e conosce i due ragazzi, ai quali offre di lavorare a bordo. L’incontro modificherà in maniera irreversibile le vite dei tre personaggi. Per Meryem: comincerà il tempo del riscatto, grazie agli insegnamenti del professore, capaci di aprirle un mondo completamente nuovo.. Felicità è stato tradotto in Francia, negli Stati Uniti, in Svezia e altrove. Una parabola sulla presa di coscienza individuale, ma è anche il grande affresco di un paese in trasformazione, in un incerto equilibrio tra Oriente e Occidente, spiritualità e laicità, tradizioni arcaiche e ambizioni moderniste. Una ragazzina inconsapevole, un soldato abbrutito dalla violenza, un intellettuale in crisi: tre destini che si incrociano per raccontare le diverse anime della Turchia di oggi.
LA CARTA D’IDENTITA’ DELL’AUTORE
Nato ad Ankara sessant’anni fa, Livaneli è un artista eclettico. Come scrittore ha all’attivo quattro romanzi tradotti in 11 lingue in tutto il mondo, un volume di racconti e saggi di argomento politico. Come musicista ha composto più di 300 canzoni, con collaborazioni con Joan Baez, Mikis Theodorakis a Zubin Metha, e ha vinto un premio Tenco. Ha all’attivo tre film da regista, uno dei quali prodotto da Wim Wenders e ha vinto vari premi in diversi festival internazionali. Un discorso a parte merita l’attività politica: dopo aver conosciuto il carcere per le sue battaglie per i diritti umani, Livaneli ha abbandonato la Turchia, peregrinando tra Francia, Grecia e Svezia, ma vi ha fatto ritorno per rinnovare il suo impegno a favore della pace e della coesistenza tra i popoli. Ha fondato il Comitato per l’amicizia greco-turca, il Movimento per la pace turco-curda e, nei numerosi forum e associazioni internazionali di cui fa parte, ha lavorato a stretto contatto con Michail Gorbaciov ed Elie Wiesel. Attualmente è deputato al Parlamento turco, eletto nel Partito popolare repubblicano, e ambasciatore dell’Unesco.
(s.b)
notizie elaborate dal sito: www.gremese.com