SECONDO APPUNTAMENTO DEL CAFFE’ LETTERARIO
20 Maggio 2009PRESENTATO IL “LETTORE” MARIO FORTUNATO
23 Maggio 2009SECONDO APPUNTAMENTO AL CAFFE’ LETTERARIO
Disperati presidente del Comitato Promotore
PORTOFERRAIO. Secondo appuntamento del “Caffè Letterario”, alla Gran Guardia, nell’ambito del Premio letterario Elba. Alle 17,30 (23.5) incontro con Giuseppe Neri componente della giuria letteraria del Premio Brignetti, scrittore e giornalista per anni in Radio Rai, autore del “Paginone” e di tante altre iniziative culturali, nonché di libri di successo. Presenterà un altro testo finalista “Inverno alla Grand Central” (Nottetempo) di Lee Stringer, romanzo autobiografico che narra della rinascita dell’ex pubblicitario finito nel tunnel dei senzatetto, fino a diventare affermato scrittore.”
Un momento importante il “Caffè letterario”- fa notare Icilio Disperati, presidente del Comitato Promotore del concorso elbano intitolato alla memoria di Raffello Brignetti.- Un meeting gestito con il Comune mediceo, aperto a tutti, al quale parteciperanno i giurati popolari che stanno esaminando i tre romanzi che si contendono la vittoria dell’edizione del 2009. Come ogni anno fanno parte della giuria popolare anche classi delle scuole superiori, questa volta coinvolte dalle prof. Barboni, Frola e Catuogno, del liceo Foresi e del Commerciale Cerboni. Il premio letterario deve essere conosciuto nel modo più ampio, quale bene culturale del nostro territorio”.
“Inverno alla Grand Central” (Nottetempo)
Lee Stringer lavorava agli inizi degli anni 80 come copywriter pubblicitario, poi tutto precipita fino all’incontro con la droga e l’alcool. Cade nel fango della strada, a vivere come un senza tetto a New York presso la Grand Central Station. È una storia di crisi e resurrezione, la storia vera dell’autore, semplice ma efficace. L’autore propone ai lettori, le sue difficoltà per poi riuscire a tornare ad una vita migliore grazie alla scrittura. Un ottimo esempio di memoir, con una sorprendente nuova immagine di New York.
Lee Stringer lavorava agli inizi degli anni 80 come copywriter pubblicitario, poi tutto precipita fino all’incontro con la droga e l’alcool. Cade nel fango della strada, a vivere come un senza tetto a New York presso la Grand Central Station. È una storia di crisi e resurrezione, la storia vera dell’autore, semplice ma efficace. L’autore propone ai lettori, le sue difficoltà per poi riuscire a tornare ad una vita migliore grazie alla scrittura. Un ottimo esempio di memoir, con una sorprendente nuova immagine di New York.