Nella sala della Gran Guardia “IMMAGINI DI COPERTINA”
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16 Luglio 2012Francesca Melandri si aggiudica la 40^ edizione del Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba – R. Brignetti
16 luglio 2012 – Comitato Organizzativo
E’ andato a Francesca Melandri autrice di “Più alto del mare” il Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba – Raffaello Brignetti, quest’anno alla sua 40^ edizione.
Il libro è ambientato negli anni di piombo sull’isola – mai nominata ma trattasi dell’isola dell’Asinara – in cui si trovano bloccati durante una visita i familiari di due detenuti nel carcere di massima sicurezza.
Di seguito la motivazione con cui la Giuria conferisce a Francesca Melandri il Premio Isola d’Elba 2012:
Ambientato negli anni ’70 del secolo scorso, i terribili anni di piombo, durante i quali si consumarono efferati delitti e immedicabili atrocità in nome di una impossibile rivoluzione, il romanzo di Francesca Melandri Più alto del mare affronta il tema della violenza declinata nelle sue varie forme e, intrecciato ad esso, il tema dell’amore rappresentato nelle sue diverse sfaccettature.
Costruito per blocchi e per rapidi flashback il romanzo alterna passato e presente in un avvicendarsi di prospettive che imprimono alla narrazione vivacità di movimento e un ritmo adeguato.
I due protagonisti, Paolo e Luisa, lui professore di filosofia, lei contadina dai modi semplici e franchi, s’incontrano sull’Isola dove sorge il carcere di massima sicurezza: lì dentro ci sono anche il marito assassino della donna e il figlio terrorista e pluriomicida del professore. Indomita, coraggiosa, Luisa è istintivamente aggrappata alla vita, Paolo invece non ha la vitalità della vita, una pena continua, un tormento sordo e costante gli limano il cervello e gli incupiscono il cuore.
Più alto del mare, che non è e non vuole essere un romanzo sul terrorismo, anche se ci sono fatti, rimandi, episodi che ci riportano a quella fosca stagione della nostra storia, è più esattamente la storia dell’incontro ravvicinato tra Paolo e Luisa, del loro breve incontro, per dirla con il titolo di un vecchio e grande film di David Lean, che lascerà un segno profondo nelle loro esistenze. Trattenuti sull’Isola da un furioso maestrale, riescono a riscoprire con naturalezza i gesti più comuni della quotidianità, a recuperare le parole giuste per esprimere i propri sentimenti. E’ come se l’alito della vita li avesse nuovamente sfiorati e allora il dolore reciproco si scioglie in tenerezza e si abbandonano, senza più filtri alla confidenza, alla confessione.
Quello che maggiormente colpisce e si apprezza di questo romanzo è la capacità dell’autrice di raccontare senza perdere mai il senso della misura, senza mai debordare nel melodrammatico e nel patetico e sì che la materia si prestava a qualche eccesso. E invece la Melandri sa procedere con discrezione, con toni adeguati, a volte con una leggerezza di mano che sfiora la grazia. E a rendere più accattivante la lettura del romanzo concorre la descrizione dell’Isola, questo altrove separato dal resto del mondo, con la sua aspra bellezza, con la sua aria densa di umori speziati, con quel mare di acqua cristallina.
Sono tutti questi elementi che hanno convinto la giuria a conferire al romanzo Più alto del mare di Francesca Melandri il premio Isola d’Elba Raffaello Brignetti 2012.