Selezionata la terna finalista della 41^ edizione del Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba – Raffaello Brignetti
15 Maggio 2013Il Premio Letterario su Teleelba
19 Giugno 2013Opere finaliste 2014
OPERE FINALISTE 2014
Le tre opere prescelte, che saranno adesso sottoposte al giudizio dei 45 Giudici Lettori sono:
CI RIVEDIAMO LASSU’ di Pierre Lemaitre – editore Mondadori
Sopravvissuti al caos della Grande Guerra, Albert e Edouard si trovano emarginati dalla società. La Francia glorifica i suoi morti, ma si dimentica dei vivi. Albert, un umile e insicuro impiegato che ha perso tutto, anche il grande amore, incontra sul campo di battaglia proprio alla fine del conflitto Edouard, un ragazzo ricco, sfacciato ed eccentrico, dalle notevoli doti artistiche. Quest’ultimo lo strappa alla morte dopo che Albert è rimasto intrappolato in una buca, ma nel compiere questo gesto di altruismo gli esplode in faccia un obice che lo sfigura per sempre. Decide così di darsi per morto per sfuggire al padre che lo detesta. I due ragazzi, perseguitati da un “cattivo tenente”, sono condannati a una vita grama di esclusi, ma decidono a loro modo di non perdersi d’animo e si inventano una colossale truffa ai danni del Paese ergendo il sacrilegio allo status di opera d’arte…
IL ROMANZO DELLA COSTA AZZURRA di Giuseppe Scaraffia – editore Bompiani
Fu nel 1760 che Casanova, prima di quel corteggiamento che portò all'”amour fou” degli intellettuali per la Costa Azzurra, sbarcò per caso a Mentone. Ma ci vollero molti anni prima che la Costa diventasse il punto d’incontro di tutta la vita culturale, artistica e mondana d’Europa. Per gli scrittori sarebbe stata un luogo di creazione e meditazione, dove riposarsi dalla convulsa socialità delle grandi capitali. “La Costa”, spiegava Cocteau, “è la serra in cui spuntano le radici. Parigi è il negozio in cui si vendono i fiori”. Sciolte dalla forza del calore e dall’esuberanza della terra, le passioni fiorivano rasentando lo scandalo. Il corpo, brunito dal sole o insidiato dalle zanzare, diventava una terra di nessuno attraverso cui la mente comunicava con la natura. In quella luce gli amori, i tradimenti, le avventure avevano un’intensità pari alla loro brevità. Dalla prima passione di Flaubert ai triangoli di Simone de Beauvoir, dalle baruffe dei Fitzgerald ai libertinaggi di Simenon, dai colpi di cenere di Hemingway agli ultimi fuochi di Wilde, Scaraffia è riuscito ricostruire in modo dinamico e insieme nostalgico un’epoca, un’atmosfera, uno stile di vita e un intero mondo intellettuale.
IL PADRE INFEDELE di Antonio Scurati – editore Bompiani
Quando Giulia, una mattina in cucina, dice al suo compagno Glauco Revelli che non ama più gli uomini, a Glauco si presenta l’occasione per riannodare i fili della sua vita di uomo, di padre, di marito. Glauco Revelli è un uomo di circa quarant’anni, laureato in filosofia, che eredita dal padre un ristorante storico e tradizionale di Milano, che da anni ha la stessa clientela. Dopo una protratta adolescenza di vagabondaggio sessuale, conosce Giulia, redattrice, se ne innamora e inizia con lei una convivenza. È l’arrivo di una figlia, Alice, a stravolgere gli equilibri instabili della coppia. Giulia entra in una crisi profonda post partum, rifiutandosi al compagno. Glauco inizia a sperimentarsi padre fedele: a scontrarsi con gioie e dolori, contrattempi e insospettabili felicità, diurne e notturne, di un rapporto con la figlia; ma inizia anche a scoprirsi marito infedele. Intanto il ristorante rilevato dal padre, rivisitato alla luce di un nuovo gusto, affronta il crollo e la volatilità dei consumi; la crisi dei crediti delle banche sembra stringerlo in una morsa. Per Glauco, insomma, nella vita familiare e professionale, è il tempo delle scelte e della consapevolezza.